NOME: Florentia
COGNOME: Damien
ETà: 15 anni
APPARTENENZA: mago
RUOLO: studente
BACCHETTA: noce, cuore di piuma di falco pellegrino, 12 pollici, semiflessibile
CASA: tassorosso
ALLINEAMENTO: non definito
CARATTERE: Carattere curioso, spericolato e abbastanza lunatico. Non ama particolarmente i babbani, anche se spesso cammina fra di loro alla ricerca di qualche strana amenità, non li considera come simili a sè, forse inferiori? No, piuttosto le sono indifferenti, non li ucciderebbe considerandoli come dei bambini frignanti e viziati, ma se dovessero diventare ostili nei suoi confronti probabilmente userebbe la magia per fermarli. Non ama discutere, il suo motto è: "Vivi e lascia vivere" o più semplicemente "fai come vuoi, ma non rompermi le scatole". Un motto nato per necessità dovendo sopravvivere fra persone molto spesso preda di visioni, incapaci magari di controllare i loro poteri.
STORIA DEL PG: Florentia proviene da una famiglia di purosangue imparentati anticamente con delle ninfe e dei mannari. La caratteristica principale della sua famiglia è che la maggior parte dei suoi membri hanno il dono della divinazione, un dono istintivo e naturale che li accomuna e li unisce approfondendo il sacro vincolo del sangue, facendoli sentire vicini gli uni agli altri nel cercare di istruire le nuove generazioni, nell' affrontare i diversi problemi che nascono da questo dono. Il numero delle persone nate senza il dono si conta sulla punta delle dita e una di queste è Florentia. Per questo la ragazza ha deciso di allontanarsi dalla famiglia fin da piccola, non sentendosi parte di essa, incapace di condividere o capire i loro stati d'animo, non può che accettare come un dato di fatto, toccato con mano, l'esistenza del potere divinatorio, ma pur volendolo non potrà mai averlo. Da giovanissima ha studiato, nella speranza che si manifestasse, ma senza risultato, delusa si è dunque decisa ad andare a studiare in una delle accademie magiche, ma anche lì il nome della sua famiglia continuava a infastidirla. Stufa e seccata spesso si recava nel mondo dei babbani per il periodo estivo per studiarli e liberarsi di tutti quei discorsi familiari. La scoperta che all'Accademia di Hogward non si insegnava divinazione l'ha colpita profondamente tanto da individuarla come una possibilità, quella di trovare finalmente un posto dove stare fra simili, altri maghi senza che nessuno le chiedesse di praticare l'arte divinatoria, che in cuor suo cominciava a detesare.
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Edited by ratgirl - 27/1/2015, 17:15
