NOME: Avatu
COGNOME: Rorchach
ETà: 32
APPARTENENZA: mago
RUOLO: Psicoterapeuta c/o S. Mungo e alle dipendenze del Ministero
BACCHETTA: Sicomoro con anima di drago (Petardo Cinese), lunghezza 14 pollici, flessibile
CASA: nessuna
ALLINEAMENTO:Neutrale
CARATTERE: E’ una donna dal carattere complesso e sfaccettato costruito in assetto difensivo in seguito alle esperienze traumatiche vissute. Introversa e diffidente ha maturato fin dall’infanzia una spiccata tendenza a combattere le disuguaglianze sociali e a solidarizzare con gli emarginati e gli sconfitti, primi tra questi i malati di mente, da qui il suo interesse professionale. Anarchica, anticonvenzionale in tutte le sue manifestazioni, tende a sfidare regole e autorità costituita in nome della autonomia della scelta. Violenta ed estrema nelle sue reazioni a soprusi violenza, umiliazione, difende diritti umani e libertà individuale. Non credendo nel potere, e tanto meno nella diplomazia, ispira repulsione nei membri del suo gruppo familiare d’origine purosangue devoti a Lord Syrius e ha avuto problemi a tenersi fuori dai guai anche nel periodo in cui era sotto tutela giudiziaria. Parla poco e ascolta molto. Sul lavoro ha una competenza clinica fuori dal comune, ha un approccio multimodale (utilizza più approcci psicodiagnostici e terapeutici) e una certa facilità nell’entrare in contatto con le problematiche dei pazienti e identificare le strategie di trattamento più funzionali. Si avvicina al disagio psichico con rispetto ed empatia, spesso ritiene che i suoi pazienti siano meno folli dei membri produttivi e benpensanti della società bene. Sociopatici e criminali solleticano la sua curiosità di comprendere la genesi del disagio. Osserva senza darlo a vedere e tende a non sposare la causa di alcuno. Viene vista come una dissidente, una mina vagante, sul piano personale questo rende difficili legami affettivi a lungo termine. Bisessuale e disinibita si avvicina però ai partner con sentimenti ambivalenti di attaccamento/evitamento. Nel lavoro non è ben vista negli ambienti istituzionali. Ha interesse per il mondo babbano con cui mantiene i rapporti ed è in contatto epistolare con un amico e collega con il quale durante il periodo della formazione ripeteva contenuti degli esami, si sbronzava e dipingeva graffiti osceni sui muri dell’Istituto di psichiatria. Tra i colleghi ha un buon rapporto con il suo vecchio tutore, terapeuta e supervisore, il Dr. Quinthy, spesso trova il modo di incontrarlo per confrontarsi con lui sui suoi casi più complessi e, con l’occasione, prendere un thé nel suo studio. E’ appassionata di scienze naturali. Ha un gatto orientale, Prue (diminutivo di Prudence, è il nome vero ed è mia, non sfottete.. - NdR), molto affettuosa che la segue ovunque. Ama gli animali e gli spazi aperti, contesto in cui sente di poter abbassare le difese. Ha l’hobby della fotografia magica possiede una attrezzatura professionale e porta sempre con sé una piccola fotocamera. Ascolta musica, è un’onnivora con un ottimo gusto, dalla classica al mettallo al jazz e fusion, il suo brano preferito è il concerto di Colonia di Keith Jarrett.
STORIA DEL PG: Ha un fumoso passato costellato di violenze, ricoveri e perizie psichiatriche. Nasce nel mondo magico da una famiglia purosangue con grandi ambizioni e pochi talenti. Il gruppo familiare affidava le proprie chances di affermazione sociale a servilismo lusinghe e omertà. Fin dall’infanzia non si presentò facile l’impresa di educare Avatu secondo i principi di fedeltà e sudditanza al Signore Oscuro. La scelta della ragazza di abbandonare Durmstrang a metà del secondo anno per frequentare scuole babbane e le sue violente ribellioni alle violenze psicologiche e fisiche della famiglia, compromisero in più di una occasione le loro possibilità di migliorare la posizione all’interno della gerarchia dei fedeli a Lord Syrius. Questo fattore fu determinante nella scelta della sua famiglia di attentare alla sua vita. I tentativi mirarono a mantenere una parvenza di fortuità. Dopo un paio di incidenti sospetti il caso di Avatu venne portato all’attenzione delle Istituzioni babbane che sorvegliarono la famiglia per un certo periodo; non appena si allentò la morsa tirannica Avatu fuggì di casa vivendo in strada e ricorrendo a furti e condotte antisociali fino alla data del primo arresto. All’età di 14 anni venne arrestata per furto e detenzione di armi e i genitori furono privati della patria potestà. Fu affidata a un istituto correzionale dal quale scappò dopo un paio di mesi rifugiandosi nel bosco vicino. Si isolò dal mondo per qualche mese vivendo da selvaggia fino alla data del successivo arresto, a seguito del quale venne reclusa presso l’Istituto di Psichiatria del Dr. Malesh. Questo esimio studioso della materia e docente universitario era un criminale che si dilettava di psichiatria sperimentale ricorrendo a pratiche aberranti ai danni dei cronici ricoverati nella sua clinica. Avatu organizzò una rivolta contro il personale della clinica dagli stessi degenti e provocò la chiusura della stessa in seguito all’interessamento dei media alla vicenda. Stroncata dagli psicofarmaci e ridotta a poco più di uno scheletro fu presa in custodia dal Dr. Quinthy che si occupò di lei con instancabile dedizione. Passati due anni dall’affidamento e raggiunti i 17 anni il Dr Quinthy ritenne utile lasciare che la ragazza si riavvicinasse al mondo magico per imparare i rudimenti della sua arte presso il Ministero della Magia purché non trascurasse gli studi babbani. La formazione magica di Avatu lascia molto a desiderare, avendo acquistato una maggiore padronanza delle sue reazioni emotive anche il rischio di incidenti magici incontrollati sono ridotti. Ha terminato la sua formazione professionale e ora lavora al S. Mungo per conto del Ministero per il quale svolge saltuariamente anche incarichi di intervento psicoterapeutico e perizia diagnostica psicomagica (come ad es: verifica della presenza di incantesimi di controllo della mente e maledizione imperius) presso Wizengamot.
Foto pg:
il suo gufo: un gufo comune (Asio Otus)
Edited by ratgirl - 27/1/2015, 17:22
