, Abitazione del Ministro della Magia

Continua da Londra - Ministero della Magia -Ufficio del Ministro - Una giornata impegnativa
Lunedì ore 17,52

Rientrai a casa con una stanchezza fisica e psicologica, non da poco.
Mi preparai una tazza di latte e caffè e mi sdraiai sulla poltrona del salotto a sorseggiarla pensando alla bella giornata passata con Arwen.
Era una donna davvero molto bella e affascinante, ma forse per lei ero troppo maturo...
Sospirai.
Non era tardi, non erano ancora le sette e mezza, ma ero stanco, così mi gettai in una vasca di acqua calda e poi sotto le coperte.

Mercoledì ore 7,05

Mi svegliai controvoglia e cominciai a prepararmi con meno.
Feci tutto con molta calma.
Quel giorno sarebbero tornati gli Auror Trevor e Jade.
I loro gufi non erano stati rassicuranti, né frequenti, pertanto ero molto ansioso di incontrarli per avere un resoconto dettagliato.

Raggiunsi il camino del salotto e usai la metropolvere.


Mercoledì ore 8,47
Continua in Londra - Il Ministero della Magia - Ufficio del Ministro - Un'altra giornata impegnativa

Continua da Londra - Il Ministero della Magia - Ufficio del Ministro - Un'altra giornata impegnativa
Mercoledì ore 17,34

Sbucai dal camino dal quale ero uscito quella mattina.
Lasciai la mia borsa sul tavolino del salotto e andai a prepararmi qualcosa da mangiare.
Preparai un passato di verdure con crostini crostosi e poi andai subito a letto.

Giovedì ore 9,00

Quella mattina non sarei andato in ufficio.
Avevo lasciato detto che avevo un impegno.
Non volevo che trapelasse la notizia che sarei andato in visita ad Hogwarts.
Non volevo dare un vantaggio a Neero e i suoi.
Trevor e Jade erano al corrente delle mie intenzioni, le loro indagini sul nascondiglio di Artax portavano dritte ad Hogwarts.
Non vi erano delle vere e proprie prove a riguardo, ma i sospetti erano talmente alti da non poter essere ignorati.
Andare con uno di loro mi avrebbe sicuramente dato più sicurezza, ma avrebbe in qualche modo tradito la mia visita alla scuola.
Una visita informale, con la scusa di vedere come stava la mia Ispettrice, avrebbe reso tutto più credibile.
Speravo solo di avere la possibilità di parlare con lei indisturbato.
Né io, né gli Auror avremmo potuto indagare all'interno del castello... serviva qualcuno già introdotto.
Mi sarei servito si Arwen e della raminga.
Non ero fiero di ciò, sopratuttoperché la mia amata Arwen si sarebbe trovata in serio pericolo, ma la cattura di Artax aveva la priorità.


Quando mi sentii pronto, uscii in giardino e mi smaterializzai.


Giovedì ore 9,30
Continua in Hogsmeade - Una visita a sorpresa

Continua da Londra - Ministero della Magia - Ufficio del Ministro - Un lavoro lento e noioso
Giovedì ore 17,33

Sbucai nel mio soggiorno.
Poggiai la mia borsa sul tavolino e mi sedetti in poltrona per liberarmi delle scarpe. Poi andai in cucina a prepararmi la cena.

Dopo cena mi rilassai a bere un amaro nel mio soggiorno.
Il camino era caldo ei ciocchi schioppettavano allegramente.
Non sapevo come fosse andata ad Azkaban e mi ripromisi di convocare subito l'indomani mattina i due Auror.
Ma anche quegli omicidi mi stavano assillando: chi poteva aver ucciso due ex Mangiamorte e perché?
Mi resi conto che gli occhi mi si stavano chiudendo.
Il fuoco stava scemando e il mio amaro nel bicchiere era ormai ridotto a due gocce.
Misi il bicchiere nel lavabo, spensi il camino e mi diressi nella parte superiore della mia abitazione.
Qui, dopo un bel bagno caldo, mi preparai per la notte.

Martedì ore 7,30

Mi alzai ed ero triste come il cielo di quella mattina.
Arwen era tornata ad Hogwarts ed io ero nuovamente solo.
Mi preparai una buona colazione e mi preparai per una nuova giornata di lavoro e critiche.
Raggiunsi il camino del mio salotto e usando la Metropolvere mi diressi al Ministero.


Martedì ore 8,47
Continua in Londra - Ministero della Magia - Ufficio del Ministro - Ancora il Killer Mascherato

Continua in Londra - Ministero della Magia - Ufficio del Ministro - Ancora il Killer Mascherato
Martedì ore 17,16

Finalmente ero a casa.
Sbucai nel mio soggiorno e notai sul tavolo da caffè un bracciale.
Non me ne ero accorto, ma Arwen aveva lasciato qualcosa di suo da me...
Il mio pensiero volò al gufo della raminga che mi informava che Arwen poteva essere vittima di un incantesimo.
Sospirai preoccupato.
Poggiai la ventiquattrore a terra, accanto alla poltrona, mi tolsi il cappotto e la giacca e mi diressi in cucina per prepararmi qualcosa per cena.

Non riuscivo a leggere i documenti che mi ero portato a casa.
Il mio pensiero volava ad Arwen, al Killer Mascherato, ad Artax...
Troppi pensieri e una stanchezza fisica che cominciava a prendere il sopravvento.
Richiusi ogni cosa nella ventiquattrore e andai a prepararmi per la notte.
Quando spensi il lume erano quasi le undici di sera.

Continua da Hogwarts - Torri - Stanza Ospiti: Ispettrice
Lunedì ore 7,01

Mi voltai e incontrai il viso di Daniel.
"Buon giorno, tesoro!" dissi, dandogli un lieve bacio.
Ero tornata a Londra da poco più di quattro mesi e da un paio passavo più tempo a casa del Ministro che a casa mia.
La nostra relazione era comunque ancora segreta, per ovvi motivi...
"Vado a preparare la colazione... Appena mi sarò lavata la faccia", lo informai, alzandomi e prendendo verso il bagno.

Edited by Dana_Dana - 7/5/2011, 01:43

Lunedì ore 7,01

il movimento di Arwen sotto le coperte mi svegliò e quando aprii gli occhi mi ritrovai il suo viso a un palmo dal mio.
"Buon giorno!" risposi, ricambiando il suo bacio.
Poi la vidi sparire nel bagno.

Ero in cucina a preparare la colazione, mentre lui doveva essere in bagno.
Guardai fuori dalla finestra e notai che la giornata prometteva un bel sole caldo, eppure nella mia mente vi erano ombre che non riuscivo a scacciare.
Zufolo saltò su di una sedia e attirò la mia attenzione con un miagolio acuto.
"Sì, certo... ecco, il latte per te!" dissi posandogli una ciotolina in terra.

Entrai in cucina e la vidi parlare con il gatto, mentre lo serviva amorevolmente.
"Uhm! Devo parlare a quattr'occhi con Zufolo... Devo sapere come riesce a manipolarti così bene... Non ti avrà fatto l'incanto Imperio?" domandai sorridendo e andando a baciarla.
Poi l'aiutai con la colazione e mi sedetti per consumarla.

Volevo ridere, ma il sangue mi si gelò.
Ero ancora stordita e lui sapeva che era possibile che ad Hogwarts avevo subito quell'incanto, come poteva scherzarci su?
Stiracchiai un sorriso e mi sedetti a consumare con lui la colazione.